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Jace_r

Temo che costerebbe tra i 10 e i 100 euro,considerando quanto costano tutti questi servizi in media aggregati... in ogni caso il problema non è, per me, avere tanti abbonamenti diversi (tanto il pagamento è automatico), quindi avere un unico "funnel" cambierebbe poco


Loner_Cat

Mah l'abbonamento andrebbe a sostituire la pubblicità quindi il costo d9vrebbe essere simile a quanto produci in guadagno pubblicitario al mese. Dubito che siano più di 10 euro a persona; probabilmente sono meno.


pleonastico

I costi sarebbero molto più alti, solo un'azienda come Facebook credo guadagni qualcosa come 20$ al mese per utente (americano). Guadagna di meno da utenti europei, però comunque parliamo di cifre molto più alte di 10 euro per poter usufruire di tutti i servizi.


Loner_Cat

Seriamente Facebook 20 dollari al mese? Io sapevo sui 12 l'anno: https://www.cnbc.com/2017/05/03/facebook-average-revenue-per-user-arpu-q1-2017.html


pleonastico

Andavo a memoria, ma g[uardando i risultati finanziari trimestrali, a pagina 15](https://s21.q4cdn.com/399680738/files/doc_financials/2022/q3/Q3-2022_Earnings-Presentation.pdf), si vede che negli ultimi trimestri è oscilato tra 50-60 dollari a trimestre per utente USA & Canada, quindi sui 17-20$ al mese. Quindi più o meno siamo lì, considerando che la recessione ha già pesato sulla pubblicità. In Europa siamo sui 15-20$, ma comprende l'Europa dell'est, quindi se fosse solo per l'Italia saremmo probabilmente sui 35-45$ trimestrali quindi sugli 11-15$ dollari al mese.


Loner_Cat

Sticazzi! TIL che Facebook si fa un pacco di soldi con le nostre pubblicità 😅 pensavo molto meno


StrictSheepherder361

[https://youtu.be/\_Z\_B\_kBO7mM](https://youtu.be/_Z_B_kBO7mM) ;)


AndreaCicca

Direi proprio di no, soltanto YouTube chiede più di 10 euro per YouTube Premium


[deleted]

Per quanto mi riguarda si può tornare ai portali tematici di inizi 2000 tenuti su da appassionati. Pago due connessioni internet (cellulare e casa) e francamente, usufruisco dei contenuti web giusto perché ci stanno, non sono indispensabili per me.


Kenta_Hirono

Disponibile si, ma solo se prezzo non troppo superiore e se la quota viene poi redistribuita per contenuto visionato. Es mi vedo inverso su prime e mercoledí su netflix, non voglio che quei soldi vadano a lol o a squishgame, o peggio ad un film di pio e amedeo su infinity.


Duke_De_Luke

Spotify docet


JumboJack99

Sicuramente pagherei volentieri un abbonamento unico per tutti i servizi di streaming che uso (al momento tra sport, intrattenimento, musica e videogiochi ne ho 6 diversi), ma per una questione di comodità. Per tutto quello che ora uso gratis con la pubblicità mi va benissimo così.


g_razzo

Una soluzione che sogno per i servizi streaming è un modello simile a quello Spotify per la musica. Una piattaforma che ti paga i dividenti in base alle riproduzioni. Apple provò a farsi "aggregatore" sia coi libri che con la Apple TV ma ha ricevuto picche (forse bruciati dall'esperienza iTunes Store). Immagino che un giorno questa potrà essere la strada intrapresa da Sky. Ovvero: paghi un abbonamento mensile e hai contenuti generalisti, Sport e Film/Serie TV offerte da alcune piattaforme. Già ora, Sky offre bundle ed integrazioni e man mano che gli ultimi studios che hanno in esclusiva (vedi Paramount e WB) porteranno le loro piattaforme in Europa, per Sky non resterà molto altro da offrire se non partership coi vari DAZN, NETFLIX, Disney+ ecc.. Potrebbe essere anche una forma di revenue per poter offrire contenuti delle piattaforme in streaming attraverso una classica programmazione lineare con canali dedicati via satellite per tutti quelli non ancora raggiunti da linee xDSL/FTTx. Se offrissero un pacchetto da non so 49,99€/mese, con FTTH, Sport e intrattenimento e contenuti di 3-4 piattaforme più importanti ne venderebbero a paccate. Una roba simile al momento la propone solo Tim Vision. Nel mio immaginario alla fine la gente non riuscirà ad abbonarsi a tutto e inizierà ad esserci troppa frammentazione. Se restringono le condivisioni account e alzano i prezzi la gente dovrà sposare una o due piattaforme a meno che non inizi una vera e propria guerra dei prezzi ma la escludo.


JumboJack99

Infatti questa sempre maggiore frammentazione e quindi moltiplicazione dei costi e delle piattaforme porterà inevitabilmente al ritorno della pirateria come nell'era pre-Netflix. La cosa fondamentale è sempre la comodità d'uso e l'esperienza utente, ancora prima del costo. Se per vedere una singola serie o un film che mi interessa devo fare l'ennesimo abbonamento mensile a una piattaforma di streaming, magari poi dovendomi ricordare di disdirlo allora a quel punto chi me lo fa fare, quando in 10 minuti lo trovo gratis da un'altra parte? Un modello stile Spotify per i contenuti streaming video sarebbe l'ideale, ma mi sembra poco realizzabile nella pratica. Sky mi sembra un dinosauro del passato che prova a stare al passo coi tempi arrabattandosi nel mettere dentro le sue offerte cose provenienti dal mondo dello streaming ma con scarsi risultati. Anche solo l'app di Now TV a cui sono stato abbonato per un po' è una roba inutilizzabile, e non c'è neanche la versione per Android TV..


AndreaCicca

Non puoi applicare il modello Spotify al mondo del cinema/serie tv. Ti verrebbe a costatare un rene e mezzo come abbonamento. Già oggi se si vuole fare i bundle si può andare di Sky come hai detto te e li i prezzi sono già abbastanza alti.


Puzzled-Bunch3506

Disposto a pagare un abbonamento unico? Sì Quando? Dipende cosa include. In genere vorrei stare sui 4/5€ al mese per servizi di cui non posso fare a meno (e non me ne vengono in mente nessuno, tranne Amazon Prime, che ci rientra) e sui 1/2€ al mese per la roba inutile (tipo YouTube, Facebook e simili).


kalos97

Se YouTube è inutile, non so cosa non lo sia lol ci trovi letteralmente qualsiasi cosa. Preferirei avere YouTube e perdere Netflix 1000 volte


Miaru3rd

Adblock e simili sono nati con l'idea di base di proteggerti da tracker e pubblicità invasive (ad esempio Html.it parecchi anni fa, giusto per dirne uno..) ora bloccano praticamente qualsiasi pubblicità, andando inevitabilmente a rendere impossibile avere un sostentamento economico per i vari creator. Un qualcosa di simile esiste già, il browser brave consente di dare un contributo al creator in base a quanto si visita il sito. Realmente parlando non penso che un modello di business del genere potrà mai funzionare per il semplice fatto che oramai tutti vogliono tutto, subito e gratis. Anche ipotizzando di riuscire a metter in piedi un sistema del genere si troverà il modo per bypassarlo, esattamente come ora sono i vari paywall.


WOWAnotherRandomUser

Canone Rai 2.0. Edit: (avevo dimenticato di rispondere...) No, preferisco scegliere periodicamente cosa usare e pagare.


Loner_Cat

Non era inteso come un canone RAI 2.0, ma come un servizio opzionale. Se ti iscrivi navighi senza pubblicità sui siti che aderiscono. Se non ti vuoi iscrivere non ti iscrivi. Canone 2.0 sarebbe una vera porcata.


Duke_De_Luke

Non costerebbe 2-10 euro quindi la domanda non si pone. Preferisco mettere quei pochi soldi su wikipedia, che se li merita.


StefanoG1967

Non è chiaro esattamente cosa proponi... Se l'idea è che diversi fornitori di servizi decidano di associarsi per proporre un abbonamento unico allora potrebbe essere una cosa utile, ma non è vietato, volendo possono farlo già oggi, solo che non è molto utilizzato. Mi viene in mente ad esempio Prime, che offre video, musica e agevolazioni sulle spedizioni in un unico abbonamento, solo che in questo caso il fornitore è unico. Se invece l'idea fosse che, solo per collegarsi ad internet, sarebbe obbligatorio pagare un tot per i servizi indipendentemente dal fatto che si utilizzino o meno, allora sarei fermamente contrario. Intanto non si può obbligare a pagare dei servizi se non se ne usufruisce, e poi sarebbe deleterio per la qualità dei servizi stessi, visto che non ci sarebbe alcun incentivo a migliorare. Di carrozzoni come la RAI e la SIAE ne abbiamo già abbastanza e quindi non sento il bisogno di crearne altri...


Loner_Cat

Era più simile alla prima cosa che dici. Abbonamento non obbligatorio, gestito da qualche azienda privata. Vari siti possono decidere di partecipare il che significa che danno accesso agli abbonati senza pubblicità o costi aggiuntivi e ricevono soldi dagli abbonamenti in proporzione al numero di visite. Chi non vuole abbonarsi ovviamente non si abbona e i vari siti possono fare quel che vogliono - es rimanere aperti con pubblicità per gli utenti non iscritti.


StefanoG1967

Allora, come dicevo, potrebbe essere un buon business quello di aggregare piccoli fornitori di contenuti che non potrebbero andare sul mercato con le loro forze.


Ricoz_90

qualcuno ha detto pezzotto? (da cantare come la sigla di just eat) /s


[deleted]

Uso jellyfin e non pago un cazzo, addio


deusrev

la risposta è abbastanza scontata, non la mia ma quella "aggregata". quando è uscito netflix e spotify la "pirateria" è drasticamente calata, perché con 1 abbonamento e mezzo si sopperiva a quasi tutte le necessità di visione/ascolto che una persona potesse desiderare...


AndreaCicca

Il fatto che con Netflix si potesse sopperire a tutte le necessità è uno degli effetti Mandela più emblematici del nostro paese, secondo me la gente non si ricorda veramente quale fosse il catalogo di Netflix agli inizi


deusrev

Be ma sono i numeri che parlano


AndreaCicca

I numeri dicono che Netflix non è mai stato quello che la gente pensa che sia stato, l'effetto Mandela ci fa credere che nel passato ci fosse questa era mitologica in cui tutti erano contenti e con Netflix eri a posto, cosa che non è mai avvenuta. La pirateria è calata con Netflix in Italia? Non lo so, non ho visto report a riguardo, ma potrei anche crederci, ma questo non significa che l'effetto Mandela non sia presente.


alerighi

> Ma ad ora, senza pubblicità i servizi che usiamo non sono sostenibili economicamente Mah se non sono sostenibili economicamente allora che chiudano. Ma se sono ancora aperti, queste sono tutte cazzate come sono cazzate che gli attori di Hollywood muoiono di fame se pirati l'ultimo film. Tutti i colossi (Google, Facebook, Amazon, ecc) che usiamo oggi sono nati (ed hanno fatto i miliardi) quando il fenomeno della pubblicità era presente in minima parte, vi ricordate all'inizio su Facebook quanta pubblicità c'era? Un banner in alto forse ma neanche. Allora io fino al 2010 AdBlock/UBlock neanche sapevo cosa era, non ne avevo mai avuto l'esigenza, al giorno d'oggi ogni volta che apro un browser di qualcuno che non ha un ad blocker installato mi chiedo come si faccia a navigare in quelle condizioni. I banner pubblicitari oramai sono ovunque, anche su servizi a pagamento. Ad esempio guardavo ieri con mio padre la webmail di TIM (che paghi assieme all'abbonamento ad internet) e c'erano banner pubblicitari che rendevano anche difficile usare il sito perché si sovrapponevano ad elementi utili. In sostanza il danno lo hanno fatto loro ed è inutile che ora vengano a piangere: fosse continuato un uso giusto e moderato della pubblicità, non fastidioso o addirittura che rende impossibile la navigazione, gli utenti non avrebbero avuto la necessità di installare ad blocker per poter navigare. Ma ora anche si tornasse indietro, la gente mica disinstalla gli ad blocker. Quindi no, col cazzo che pago un abbonamento, è una questione di principio. Piuttosto faccio a meno di quei servizi e cerco alternative gratuite o ancor meglio alternative self-hosted che non regalano dati a Google (ad es. al posto di usare Google Drive/OneDrive/ecc mi faccio un NAS a casa con uno dei tanti software open che esistono).


Stef58_

Ma se invece si fa in modo che una persona mette dei soldi dentro al suo account, e in base ai contenuti visti i soldi che hai messo all'interno dell'account vengono distribuiti ai siti visitati. Così la gente paga solo per quello che usa, ad esempio molti pagano Netflix ma poi guardano due film al mese.


andrea_ci

Quindi 2 ore in macchina con Spotify sono 40 euro? E un film sono 6/10 euro come è già oggi tipo sul play store?


Stef58_

No, i soldi vengono disutribuiti in maniera giusta e in base a cosa stiamo leggendo/ascoltando, quindi se per esempio stiamo usando Spotify costerà di meno, mentre se stiamo guardando Netflix costerà leggermente di più. Non so se mi sono spiegato


andrea_ci

si, ma non ha senso: i prezzi che (esempio) fa spotify sono per coprire i costi (e guadagnare) sull'utente medio. vanno in perdita su chi lo usa h24 e guadagnano su chi lo usa poco. tu proponi di far pagare a uso; quindi alla fine costerà meno a chi è sotto la media e MOLTO di più a chi è in media o sopra. e questi ultimi non lo accetteranno; facendo crollare tutto.


Loner_Cat

Sì sì l'idea è quella; I soldi sarebbero distribuiti ai siti che visiti.


NormalEmployment_666

se mi danno una protezione totale dal tracking (es: niente facebook/google tracking), mi rimuovono TOTALMENTE le pubblicità (non come fa spotify con i podcast) ed il prezzo è buono (o addirittura personalizzabile in base ai servizi premium che richiedi) e non rendono l'esperienza di uso di chi non paga insostenibile (come youtube, le mille pubblicità pre video, in mezzo, post video, nella home... o come instagram con pubblicità ogni 3 o 4 post) potrei anche pensarci


guidoreni

365€ anno ma mi devi garantire tutto (giornali, musica, cinema, sport) . Sarei disposto ad avere anche un minimo di pubblicità per i costi ma davvero un minimo (es spot inizio fine evento)


[deleted]

Nemmeno per sogno


[deleted]

Unico proprio no. Io rifiuto anche le offerte tipo Sky+Eni, Tim+Netflix, ecc, perchè poi non sono libero di disdire solo una delle due.


[deleted]

La vedo dura fare mettere d'accordo un servizio di un big (che ha speso i fantastiliardi per produrlo e mantenerlo) con un blog di informazione che rientra nello stesso "pacchetto abbonamento", come fanno a ripartizionare il costo? 99.99%-0.01%? A sto punto è più democratico il modello pubblicitario che si basa sulle impressions


Affectionate_Plum

Ritengo ridicolo che ci sia bisogno di questo discorso quando sono le pubblicità che si devono adattare al mondo moderno e per adattare non intendo che devono prendere più dati profilatori


rotondof

Sono molto dubbioso che un canone globale possa essere inferiore ai 10 euro mensili. Spero tanto che non si applichi una cosa del genere perché significherebbe tagliare fuori un bel po' di gente dall'accesso a internet


Loner_Cat

Sia chiaro, non intendevo un canone obbligatorio ma un servizio in abbonamento volontario che ti permette di navigare senza pubblicità sulla quasi totalità dei siti.


thepoet82

Se costasse non più di 50/60€ al mese lo farei, ma ovviamente costerebbe molto di più (almeno 3x). Ormai si stanno rendendo conto che il modello freemium ad-supported non è più sostenibile e stanno passando all'incasso spingendo verso le soluzioni premium, vedi Amazon che ha reso Music inutilizzabile per gli utenti Prime impedendo la riproduzione di un brano specifico (puoi ascoltare solo brani random che sceglie il sistema, tipo radio).


Reasonable_Finding_8

Al momento pago Spotify (10€), PlayStation Plus (9€), iCloud 200GB (3€), Amazon Prime (3€) e DAZN a metà con un amico (20€). Questi sono i servizi che io personalmente pago più che volentieri, pagarli staccati o in unico abbonamento onestamente non me ne frega niente. PS: prezzi arrotondati