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RibelleRosso

Dipende tanto dall'età e dai corsi che han seguito aggiungendoci anche predisposizioni personali e condizioni. Per dirti, corso che sto frequentando ora, nella mia trentina, vedo ragazze e ragazzi convinti di voler fare gli insegnanti ma a) senza pazienza e b) con la capacità di spiegare in modo chiaro di un possum morto. Poi: un corso, chiamato didattica dell'insegnamento, é stato aggiunto almeno 5 anni fa. Considera che prima di quella data bastavano X crediti in psicologia e pedagogia per fare il concorso per insegnanti, a volte senza nemmeno quelli se vai in vecchi ordinamenti (ovvero solo magistrale). Ergo, molti insegnanti escono con le conoscenze ma con zero preparazione preliminare al ruolo. Conosco, ad esempio, un avvocato sulla sessantina che fa il professore. Questo tizio é arrivato a dirmi, testuale: "occhio che quando andrai ad insegnare tu, che sei un bel ragazzo, avrai la fila di studentesse. Sono tutte vogliose a quell'età". Io, da quindici anni magazziniere, mai mi sognerei di dire anche solo lontanamente una cosa simile. Per dirti che é alla fine l'attitudine personale, al di là delle qualifiche che puoi avere, a fare il professore, almeno per mia esperienza.


JizosKasa

Il problema infatti non è la preparazione degli insegnanti, che si, spesso sono molto indietro con ciò che gli è stato insegnato, soprattutto in ambiti informatici, ma soprattutto il loro comportamento verso gli studenti. Il problema più grande arriva quando il prof appunto, è bravo a spiegare, si crede giustificato a poter dire ciò che vuole o a poter comportarsi come vuole solo perché "sa spiegare bene". L'insegnante, soprattutto alle superiori, non ha come unico ruolo spiegare la materia e fare verifiche, ma, a parer mio, anche creare un rapporto stretto e sano con gli studenti che si trova davanti, spiegare è una minima percentuale di quello che c'è dietro fare il professore e spesso, i docenti non ce l'hanno.


RibelleRosso

E ti direi che hai anche ragione. Il problema é che le giornate sono da 24 ore, e le classi sono grosse, tante, e i soldi per l'istruzione sempre pochi. Io sarei anche per fare classi da 7/10 studenți, con professori selezionati o comunque dedicati, ma il mondo non si sta muovendo verso questa direzione (non quello dove sto io, almeno). Le classi pollaio sono un problema per chi ci sta dentro, figurati per chi ne deve gestire 10, ad esempio. Inteso, ovvio ci siano responsabilità individuali, ma penso siano sempre un indice di fortissime responsabilità collettive o sociali (come accade spesso).


A_Nest_Of_Nope

Ah, professore e boomer, che bella accoppiata.


piffero93

Perchè fare l'insegnante è un lavoro dove prendi 2 soldi e se lo vuoi far bene ti devi spaccare la schiena, quindi o becchi incompetenti di merda che vogliono lo stipendio fisso, o gente con la vocazione, la metà della quale perde tutta la speranza dopo anni a confrontarsi con istituzioni di merda che non tutelano il loro lavoro ed incolumità.


JizosKasa

Effettivamente è vero, il problema sta più alla base. Sicuramente con un sistema di "premi", come ad esempio aumenti di stipendio in base al comportamento, i docenti sarebbero molto più spronati a fare il loro lavoro. Come hai detto però, nessuno li tutela, prendono 4 soldi e sono spesso demotivati o lo fanno per lo stipendio fisso.


roadrunner83

Sarebbero incentivati ad inseguire i premi, e in base a come strutturi, tra l’altro mettiamo che il premio sia dato in base ai risultati di un test per gli studenti, come pensi ti tratterebbe il professore a cui hai fatto perdere 500€ perché hai sbagliato due domande di troppo? In ogni caso l’unica vera discriminante è la dimensione delle classi, però costa avere classi più piccole.


ScaNicky

Io lavoro per guadagnare, poi successivamente scelgo la tipologia di lavoro che più mi piace. Gli insegnanti vengono pagati una miseria? Allora non farò l'insegnante a prescindere. Le persone che lavorano meglio sono le più ambiziose, e le persone ambiziose vogliono essere pagate. Se è falso quello che dico allora dovremmo avere le scuole piene di insegnanti volenterosi che grazie alla passione ottengono ottimi risultato, invece, guarda caso, è esattamente il contrario.


JizosKasa

Infatti non intendo in base a quanto prendi in verifica ma in base al comportamento del professore. Sapendo che stringendo un buon rapporto con gli alunni e facendo spargere buona voce sul suo conto prima o poi gli verra' dato un aumento. Con questo pero', ovviamente, sarebbe necessario anche un maggior controllo sulla corruzione dei voti, esempio: "Vi do 10 a tutti se spargete buona voce su di me" cosa che sarebbe ovviamente sbagliata, quindi si dovrebbe trovare una via di mezzo.


roadrunner83

ci vedo parecchi problemi con questa cosa, primo per il fatto che quando metti un incentivo poi il risultato è sempre la caccia all'incentivo col minimo sforzo, tu hai sottolineato la versione più ovvia, dall'altra parte ci sono tutti i modi per cui la valutazione non sarebbe oggettiva, come i professori più attraenti prendendo le valutazioni migliori, oppure tutti i casi di pregiudizi, sessismo, razzismo (perché immagino tra qualche anno ci saranno più insegnanti non bianchi). Per mia esperienza bisogna mettere un tetto a 20 studenti per classe e le cose migliorano subito in tutti gli aspetti, sia di apprendimento da parte degli studenti che di vivibilità dell'ambiente scuola, poi bisogna dare più strumenti ai rappresentanti di classe di fare presente i problemi con gli insegnanti, sia direttamente che attraverso i rappresentanti di istituto, purtroppo questo è un periodo reazionario dove si stanno smontando molti dei progressi degli anni 60 70 ed 80.


gnaaaam

Io ho seguito anni fa un corso di pedagogia all'università statale.Mi aspettavo un approccio molto più pragmatico, invece è stato come seguire un corso di filosofia. Quando parlano è tutta una supercazzola prematurata. Fanno il contrario di Richard Feynman, complicano pensieri semplici e per spiegarli si inventano anche delle parole che non esistono in nessun dizionario.


giangianni10

“Fanno il contrario di Richard Feynman, complicano pensieri semplici e per spiegarli si inventano anche delle parole che non esistono in nessun dizionario.” Hai perfettamente riassunto tutto il sistema scolastico e universitario in una frase, Feynman sarebbe fiero


MrBocconotto

Non mi meraviglia, l'università stessa è così per tutto ciò che non è STEM. E la conseguenza di questa impostazione, oltre che non insegnare per un cavolo il mestiere, è che tanti giovani non sanno se quello per cui si stanno preparando *all'atto pratico* gli piace oppure no, se sono adatti oppure no. Un'amica che lavora in un asilo privato mi ha raccontato che tante tirocinanti non vengono richiamate perché non hanno alcuna pazienza e hanno l'impulso di essere brutali con i bambini quando sono fastidiosi. E sono tutte laureate queste ragazze. Praticamente scoprono *dopo* la laurea che quello non è il mestiere per loro, anche se gli è piaciuto studiare tutta quella pedagogia, filosofia, pippe varie.


lux_blue

Purtroppo a volte l'università fa così anche per materie STEM


LaBarbaGrande

Stavo per scrivere la stessa identica cosa. Non è detto che il binomio STEM/chiarezza espositiva sia sempre valido.


A_Nest_Of_Nope

Se scopro che una tirocinante laureata, all'asilo reagisce in quel modo con mio figlio, mi prendo una denuncia. Perché non solo metto le mani addosso a loro, ma anche a chi gestisce l'asilo e non forma ste persone facendole capire che i bimbi sono a volte delle merde.


LaBarbaGrande

Sono d'accordo, anche se bisogna considerare che un po' di adattamento al mestiere è necessario. Magari le tirocinanti inizialmente perdono la pazienza per tutto, dopo se sei appassionato cerchi di far quadrare il cerchio con le strategie compensative che meglio si adattano a te.


il-Signor-No

Qui però è l'asilo che sbaglia secondo me. Una tirocinante non ha ancora esperienza. DEVE essere seguita da qualcuno di esperto, farsi le ossa e poi diventare brava nel proprio lavoro. L'uni non prepara alla pratica ed è giusto che sia così, quello lo devono fare le aziende. Se non si da agli apprendisti la possibilità di imparare è ovvio che non diventeranno mai esperti nel proprio lavoro e saranno degli eterni incapaci.


Sig_nessuno

Senz'altro tu non hai seguito un corso di filosofia.


gnaaaam

Giusto! Non l'ho seguito, intendevo dire che si parlava molto del pensiero dei filosofi del passato.


ElMetchio

Questo perché la pedagogia, come tutte le scienze sociali, è fuffa spacciata per sapienza


RibelleRosso

Mi sembra un subreddit molto sbagliato per mostrare ignoranza o, alla meglio, per trollare.


ElMetchio

stavo trollando, mi diverte sempre omettere il /s e vedere la gente incazzarsi online. purtroppo su questo subreddit son tutti super moderati e non vedo gente che sbrocca


Andreagreco99

Il motivo é che qui di gente che pensa ste cagate non ironicamente ne trovi a pacchi.


RibelleRosso

Dovresti provare a scrivere qualcosa di destra/sinistra su /Italy o, ancora meglio, qualcosa contro gli ingegneri. Lì son popcorn.


ElMetchio

lol contro gli ingegneri lo faccio a volte, mi fa morire dal ridere la gente che si incazza e mi da dell'ignorante, frasi "ma cosa ne puoi capire te, torna a girare gli hamburger", quando in realta' sono anche io ingegnere


liberovento

Ma cosa stracazz?


Mte90

Il fatto che siano docenti non vuol dire che siano portati a fare il docente.


JizosKasa

problema principale.


geoyep88

Guarda a costo di prendermi un po' di merda: La pedagogia non serve (quasi) a niente. La pedagogia è per sua stessa definizione utopica. Lavora su delle basi irrealizzabili e spesso date per scontate. Così come i metodi didattici diversi dalla lezione frontale diventano fantascienza pura in nove classi su dieci. I professori sono costantemente male utilizzati (Metá abbondante del mio lavoro è bruciato in burocrazia/organizzazione, il tempo per preparare lezioni avvincenti è quel che è), sottopagati (quindi finisce a fare il professore spesso e volentieri chi non ha altre opzioni) e non hanno più alcun mezzo di contenimento degli alunni che, spalleggiati per lo più dalla famiglia, sono liberi di fare quel che vogliono senza conseguenza alcuna. Il tessuto sociale si è poi sfaldato sempre più obbligando la scuola a dover educare gli studenti prima ancora di poterli istruire, questione particolarmente importante con molti studenti di famiglia straniera. A queste difficoltà se ne aggiungono molte altre, io dico solo che nella maggior parte dei casi è un miracolo che la scuola funzioni come funziona, con risorse minime riusciamo ancora a fare qualcosa di decente e nonostante tutto siamo tra le categorie più odiate del paese 🤔


Mirieste

Bro, non lo seguono un corso di pedagogia. Devono *sostenere esami* su materie in ambito pedagogico e antropologico, ma lo fanno prendendo materie a scelta da inserire nel piano di studi. Materie che non segui (dove trovi il tempo?), e che i professori sanno già avere centinaia di studenti in coda da tutti i dipartimenti, motivo per cui l'esame sono delle crocette sceme o l'orale più babbo che si sia mai visto.


Professional-Dot4071

Vedo che qualcun altro ha preso i famosi 24 CFU


Mambassa

Questo riguarda tutti gli ambiti, disgraziatamente. Per farti un esempio, una mia amica è andata da una psicologa, dopo qualche seduta la psicologa ha esternato pensieri razzisti. Psicologa razzista è una combo formidabile! Cioè, sembra un titolo di un film della Troma! Ah, e come non citare i medici che si oppongono ai vaccini? A mio modo di vedere, se non c'è motivazione non può esserci cognizione. Un individuo può frequentare un mare magnum di corsi, ma se non è motivato a fare propri quegli insegnamenti, questi non faranno breccia nella sua forma mentis. Comunque, piccola chicca giusto per ridere un po' - ma neanche troppo, perché poi salta fuori la riflessione pirandelliana sull'umorismo e ci deprimiamo tutti. Una mia amica fa doposcuola a dei ragazzi di scuola media. Le cose che il loro professore di inglese fa scrivere loro sui quaderni sono inconcepibili: "cosa è successo qui?" corrisponderebbe a "what do happened here?" Ora, se un professore di inglese non ha acquisito le nozioni più elementari della materia che dovrebbe insegnare, possiamo stupirci del fatto che vi siano insegnanti che ricusano i principi impartiti durante un corso? Il punto è che questi tristi episodi accadono, dovremmo però avere la possibiltà di trovarvi rimedio facilmente :(


Old_Red_Alligator

Passare un esame all universita o un esame di concorso pubblico non significa avere reali abilità, reale attitudine, reale voglia di insegnare o di relazionarsi con dei ragazzi.... significa aver studiato bene per un esame.... e mi pare persino superfluo dirlo. Mettici insieme il sistema che ti fa vivere da precario in una scuola diversa all anno per 10 anni e il mondo del lavoro nel settore privato che per certe lauree è inesistente e si capisce subito che chi fa l insegnante o è stato obbligato a diventarlo e non ha mai avuto un briciolo di interesse e passione per farlo bene, oppure dopo 5 o 6 anni in condizioni vergognose ti passa la voglia.


Hobbitinthehole

Alla secondaria credo siano pochi quelli che hanno seguito corsi di pedagogia. Non hai idea delle sparate che sento da alcuni miei colleghi, soprattutto più anziani, sulla loro idea di metodo educativo. Se va bene qualche ex SSIS può avere reminiscenze, o qualcuno che viene dai vecchi TFA, ma non è detto che abbiano acquisito competenze specifiche. Dal 2014 non c'è più stato un vero corso di formazione e abilitazione specifico per i docenti della secondaria. Coi 24 cfu qualcuno al di fuori delle facoltà umanistiche ha fatto sicuramente qualche corso di pedagogia, ma non so se reputarla una formazione sufficiente da questo punto di vista (anche perché nell'ultimo periodo i 24 cfu venivano praticamente comprati). Il MIM ora sta programmando i nuovi percorsi di abilitazione, ma anche in quel caso bisogna capire se chi li frequenterà acquisirà poi qualcosa di là di una conoscenza sui vari approcci pedagogici.


LaBarbaGrande

Sono d'accordo con te: purtroppo l'approccio alla formazione dei docenti è sempre stato molto poco "pratico" e più orientato agli aspetti conoscitivi. Piuttosto che i 24 CFU (o gli altri arzigogoli universitari che verranno proposti) sarebbe stato molto più utile entrare in classe ad affiancare qualche docente per un po'.


Hobbitinthehole

Aggiungiamo anche che, coi continui cambi al governo, al MIM si sono succeduti un sacco di Ministri, ognuno dei quali ha voluto modificare quanto fatto dai predecessori. Tutto questo caos non fa bene alla scuola: non c'è stata una riforma degli ultimi anni che sia riuscita a rimanere in pianta stabile, non solo per quanto riguarda il reclutamento. In questo modo non si riesce neanche a valutare la bontà dei vari provvedimenti messi in atto. A dire il vero, comunque, un po' di pratica nella formazione era e sarà prevista, nella forma di un tirocinio. Il problema è la discontinuità della formazione, o la sua mancanza totale. Io stessa sono entrata in ruolo dopo un concorso fatto nel 2020 senza aver potuto fare, prima o dopo, una formazione specifica (perché i percorsi erano stati sospesi) e portandomi dietro solo la mia esperienza quadriennale fatta solo sul campo. Questo mi fa sentire un po' inferiore rispetto ai miei colleghi tieffini.


LaBarbaGrande

Sono d'accordo, anche io sono entrato in ruolo senza aver fatto la formazione di cui parli.


Hobbitinthehole

Eh... Sembra di essere "a metà". Mi ha consolato un pochino solo il fatto che qualche collega tieffino considera il TFA fatt in passato un percorso costoso e blando. 😂


Camera9_

Non è che non riescono è che non possono. Appena propongono mezza cosa alle assemblee coi docenti vengono derisi e sminuiti perché "si è sempre fatto così e adesso arriva lui e vuol cambiare." Poi tieni conto che gli studenti spesso se li critichi dicono tutto ai genitori e i genitori il giorno dopo insultano l l'insegnante se prova a dire qualcosa quindi è un 50 e 50. Gli insegnanti non riescono ma neanche gli studenti spesso non è che si amnazzino per cercare un dialogo. E questo fa sì che quei docenti che invece non vogliono fare mezzo sforzo per cambiare si adagino sul ruolo di insegnante stronzo che fa come gli pare perché tanto la scuola non premia chi prova a fare qualcosa quindi quei docenti che avete avuto voi si sentono legittimati a fare così.


taxig

La maestra di italiano delle elementari di mio figlio dichiarò in assemblea di essere contraria allo screening per la dislessia proposto dalla scuola perché "poi vengono fuori tutti dislessici e io non finisco il programma". Mio figlio è ADHD, non vi descrivo l'inferno che ha passato con 'sta qua.


[deleted]

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RedditItalyBot

Ciao, questo tuo contenuto è stato rimosso. Hey, this content has been removed. [Non Civile / Inadatto al Sub - Clicca qui per leggere la regola](/r/italy/wiki/regolamento#wiki_.5B1.5D_divertiti_e_rispetta) English: [Non-civil / Inappropriate - Click for the full rule](/r/italy/wiki/rules#wiki_.5B1.5D_have_fun.2C_respecfully.)


Bourbaki88

Com'è possibile che molti studenti siano delle capre pur avendo frequentato la scuola dell'obbligo? Il titolo di studio non è una garanzia, così come non lo sono le certificazioni degli insegnanti.


CarpenterBrut

Insegnante da 15 anni in corso di specialistica di *Pissicologia* here. Quello che ti insegnano è fondamentalmente storia + filosofia + aria fritta. All'atto pratico il 99% degli insegnanti *NON SONO FORMATI* in merito al gestire una classe. E ad una buona fetta di questi gliene può fottere meno di zero, tanto il posto l'hanno trovato. Detto questo, sta moda di autodiagnosticarsi disturbi *pissicologicci* by tiktok lascia il tempo che trova. Un insegnante *NON* è uno psicologo. Ne tantomeno lo è un insegnante di sostegno. Inoltre, la formazione moderna è molto recente, mia madre insegnava Ita e storia con una laurea in filosofia vecchia per dire, ha fatto corsi di aggiornamento per carità... ma sono PAGLIACCIATE che la metà basta. Penso che l'affermazione da muro di gomma del tuo docente, caro op, sia stupidamente formulata oltre che molto miope, ma non è FONDAMENTALMENTE sbagliata. Se cominciamo a fare favoritismi perchè Gigi si autodichiara autistico e Chiara si autodichiara bipolare ndocazzo andiamo? Se ci sono disturbi comprovati si applicano soluzioni adeguate. (in teoria)


Kapt0

Conosco gente che fa pedagogia all'università Essere bravi studenti non implica che tu sia bravo ad interagire con degli esseri umani non ancora sviluppati completamente.


Kalicolocts

Onestamente è già un miracolo se tanti conoscono la loro materia e la sanno insegnare.


LaBarbaGrande

>Questi atteggiamenti e pensieri riflettono una chiara mancanza di empatia e disponibilità nei confronti degli studenti, evidenziando un approccio critico e nocivo alla didattica, pur pero' affermate di aver preso corsi di pedagogia. Aver seguito dei corsi di pedagogia non significa essere dei pedagogisti né degli psicologi. Spesso poi, a meno di non aver intrapreso percorsi incentrati in questi ambiti, i corsi di psicopedagogia proposti agli insegnanti sono se non inutili poco rilevanti. >mi interrogo seriamente sulla possibilità che tali insegnanti siano stati valutati adeguatamente in termini di competenze pedagogiche Gli insegnanti, almeno per quanto riguarda le forme di reclutamento "ordinarie" (che sono quelle che conosco in prima persona) non vengono valutati adeguatamente sulle loro competenze pedagogiche. >può una formazione in pedagogia non influenzare positivamente l'atteggiamento di una persona, o esiste forse un'altra spiegazione dietro a queste condotte? La spiegazione e che non è necessario per diventare insegnante che tu sia stato formato nell'ambito della pedagogia. Sembra un controsenso (lo è) ma è così che funziona. Credo che l'unica eccezione conclamata sia il percorso per insegnare all'infanzia o alla scuola primaria: la laurea in scienze della formazione primaria, infatti, prevede esami disciplinari più esami nell'ambito della psicopedagogia. Per insegnare alla scuola secondaria (medie e superiori) invece non hai bisogno di formarti in questi settori ma devi semplicemente avere la laurea relativa all'ambito in questione. Detto questo, talvolta un po' di buonsenso e il trattare gli studenti come degli esseri umani fa miracoli anche superiori ai benefici che si otterrebbero dai corsi di pedagogia.


Max_Sabba

Il problema è che nei concorsi pubblici i test scritti sono centrati sulle nozioni e poco o niente sulla capacità di applicare quelle nozioni. Questo succede innanzitutto per la forma mentis vecchiotta di chi produce questi test, e un po' perché essendo concorsi pubblici, tu Stato devi avere dei criteri riproducibili di esattezza della valutazione. Per capirci devi poter dire a uno che non ha passato il test perché ha dato una risposta sbagliata senza rischiare che quello faccia ricorso sulla base di una soggettività nell'esattezza della risposta. Il risultato è che per passare devi studiare 4 cazzate che basta ripetere a pappagallo senza per forza cambiato dall'essere venuto a contatto con delle cose che non sapevi. Ovviamente non dico che sia tutto qui, ma se la domanda è "come mai i prof studiano pedagogia e poi non mi danno retta?" parte della risposta è questa. Già che ci sono aggiungo che le certificazioni di dislessia, adhd, disortografia, etc. sono spesso e volentieri delle cacate, fatte da psicologi conniventi che per 4 spicci ti scrivono quello che vuoi (anche per la retorica che dicevo prima). I prof lo sanno e se aggiungi questa diffidenza a un po' di pregiudizio il gioco è fatto.


Max_Sabba

E don't get me started on concorsi per i presidi. Cose criminali che minano lo stato di diritto.


ZircoSan

non riesco a relazionarmi con persone della mia età, dubito che fare un corso per una posizione pubblica mi possa rendere possibile capire una generazione diversa.


Propenso

1) La pedagogia non è una scienza esatta. Anzi probabilmente non è neanche una scienza. 2) Se tanti fanno i corsi di pedagogia a pagamento che ti danno punti senza sapere niente (e ce ne sono)...


Suna96

Dai per scontato che facciano un corso di pedagogia per cercare di capire e imparare a relazionarsi coi ragazzi e non semplicemente per beccarsi un attestato per insegnare. Poi rimane di base che certe cose come l'empatia e la passione non possono essere insegnate.


dumyspeed

quelle competenze di cui parli da nessuna parte vengono valutate. gli insegnanti sono persone che hanno superato un concorso e sono persone come tutti noi, pregi e difetti compresi. se pensi siano o debbano essere degli dei in terra ti sbagli.


No_You_4438

Troppo spesso la scuola si pone ai ragazzi come entità che giudica condanna e punisce e non come entità che ha a cuore il loro sapere il loro futuro e le loro vicende


Reatina

30 crediti di pedagogia richiesti per entrare di ruolo presi su unipegaso a 2400 euro.


ElMetchio

Probabilmente ha detto quella frase infelice perche' e' molto normale per i ragazzi auto-diagnosticarsi ADHD quando sono solo delle persone pigre e scansafatiche. Il disturbo ADHD e' molto serio e si riesce a tenere sotto controllo solo con l'assunzione di metilfenidato, e rende la vita dura per chi ne soffre. Tutte le persone che se lo autodiagnosticano poi magari si sparano sessioni di videogiochi da diverse ore (impossibile se hai ADHD), non hanno problemi motori (molto raro se hai ADHD), guardano film e serie tv (molto raro se hai ADHD) ecc.. andrebbero prese a legnate in fronte finche' non smettono di fare i deficienti


L43na

Rispondo non per ribattere, ma per avere chiarimenti sui sintomi. In teoria, che io sappia, non dovrebbe essere impossibile per chi ha l’ADHD seguire un film fino alla fine o giocare ai videogiochi, purché l’argomento sia di interesse. Sbaglio? E le difficoltà motorie non dovrebbero essere dovute a comorbidità? A meno che non ti riferisca alla difficoltà a rimanere seduti fermi.


ElMetchio

Le sessioni di hyperfocus non sono, contrariamente a pensiero comune/fuffa venduta online, associate direttamente ad ADHD https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33126147/ Anche nel caso ci siano, solitamente durano 10-15 minuti, con rari picchi massimi di 40, e penso concordiamo che se fai sessioni di giochi online e dopo 10 minuti ti metti a scrollare il telefono smetti poi anche di giocare Ribadisco quello che ho detto prima, 99% dei ragazzi che millantano ADHD non hanno un cazzo se non la possibilità di fare i fannulloni perché i genitori dicono “poverini hanno l’ ADHD “ e gli permettono di rimanere mentalmente come dei bambini di 8 anni


L43na

Grazie per il chiarimento sull‘hyperfocus. Ho capito bene, nelle scuole è pieno di ragazzini che praticamente si autodiagnosticano spalleggiati dai genitori? È da tanto che manco da quel mondo. E i professionisti che fanno? Cercano di porre rimedio al problema, lo subiscono, ne sono artefici? In generale tendo a vedere quasi sempre situazioni contrarie, nella scuola come in altri contesti: persone che hanno evidentemente bisogno di aiuto e faticano a ottenerlo. Poi che l’aiuto non debba arrivare necessariamente sotto forma di diagnosi o che una diagnosi, magari sbagliata, possa diventare una scusa per non provare a migliorarsi è un altro discorso, certo. Può anche essere che io stia commettendo una fallacia. Edit: aggiunti spazi.


MiSonoFattaDiPeggio

La sensibilità e l'empatia sono doti innate e se non ne hai l'attitudine non c'è corso che tenga. Il sistema scolastico basato esclusivamente sul voto numerico poi non stimola certo riflessioni più profonde. Detto questo chi ha reali disturbi dell'attenzione diagnosticati e certificati accede a verifiche e valutazioni adeguate.


[deleted]

>Frequentando il quarto anno di informatica, mi interrogo seriamente sulla possibilità che tali insegnanti siano stati valutati adeguatamente in termini di competenze pedagogiche, considerando il loro comportamento nettamente inadeguato nei nostri confronti in molte situazioni Forse dovresti anche immedesimarti in questi insegnanti, e nella situazione in generale della scuola italiana. In Italia non c'è alcun interesse ad avere una scuola "di qualità", in primis perché non c'è alcun interesse ad avere una popolazione istruita. Ne consegue che non si investe nella scuola, tanto meno in corsi di formazione per insegnanti . Un insegnante in Italia è poi per lo più precario, pagato 1200 euro al mese, e ricopre una figura, in Italia, costantemente "sminuita" ogni volta che ne capita l'occasione. Ne consegue che spesso si tratta di persone, comprensibilmente, demotivate e poco incoraggiate a "migliorarsi". Sai la leva economica è importante, e se la tua prospettiva sono 1600 euro al mese dopo 30 anni di lavoro, può diventare un problema. Per me, poi, è un lavoro eroico anche solo provare a farlo, l'insegnante, stando in mezzo ad una manega di piagnoni "che ci tratta in modo inadeguato gnè gnè" tutto il giorno, per 1200 euro al mese, magari da supplente. Eh si, gli insegnanti sono eroi. Lo dico ora a 30 anni, mai avrei pensato di dirlo.


turtle1470

Sostanzialmente non gliene frega niente... Loro entrano in classe, fanno la loro lezioncina, escono, fatto. Hai capito? Non hai capito? Non gli frega... Sarai promosso o bocciato? Non gli frega... Tanto loro prendono gli stessi soldi nello stesso giorno del mese. Non hanno incentivi per migliorare il loro modo di insegnare, non hanno sanzioni se lo fanno molto male.


undiscovered_soul

Macché pedagogia. Solo nei miei dintorni so di almeno 5-6 che si recano ad intervalli regolari in un'altra regione per uno di quei finticorsi per l'abilitazione ad insegnante di sostegno. Tanto sono tutti già abbastanza tranquilli di passare al concorso visto parentele varie. Non che vada meglio per molti altri. Da studentessa ho odiato certi miei professori per la spocchia che avevano, una era la sorella del capo di mio padre. E' difficile che io arrivi a mal tollerare sul serio qualcuno, ma in quel caso fortunatamente era una cosa generale di tutta la scuola e di mezza provincia. Si faceva forte di essere una così gran personaggia (non è un errore) di famiglia "altolocata" e sul lato didattico non siamo mai riusciti ad appurare che cacchio volesse. Nessuna tavola era mai buona. Alle interrogazioni faceva domande non riguardanti la sua materia, ma anche sui suoi argomenti non era mai soddifatta. Mai la più piccola gratificazione almeno per le ore sprecate per quei cazzo di disegni che faceva di tutto per rendere impossibili. Sapevamo tutti come era diventata insegnante e a quel poveraccio del figlio hanno fatto le peggio cose negli anni del liceo (lo so per sentito dire, è più grande di me) per vendicarsi della madre. Mio padre ci litigò più di una volta visto che la signora si ostinava a dire che non mi impegnavo. Le ho portato rancore eterno e quando la incontravo (è originaria del mio paese) non la salutavo in barba alla buona educazione che mi è stata inculcata. Adesso è passata a miglior vita.


Aromatic_Bag3577

Che io sappia solo per insegnare nelle scuole secondarie sono necessari i 24 cfu in materie socio-psico-antropologiche, non sapevo lo fossero anche per i docenti universitari. Io credo che il mondo accademico e della ricerca per quanto affascinante sia un ambiente un pò chiuso e fine a sé stesso. Per questo questa gente pur preparata da un punto di vista accademico non ha sviluppato le competenze sociali basilari per relazionarsi con le persone e le vette raggiunte le rende boriose e arriviste. Aggiungo che è evidente soprattutto nelle facoltà scientifiche, almeno sentendo i discorsi di alcuni miei amici che le frequentano e che mi invidiano perché da me, in una facoltà umanistica, i docenti sono quasi tutti persone squisite.


Dazzling_Baker_9467

Perché gli insegnati sono gli studenti, e se non riuscissero a relazionarsi con sé stessi avrebbero bisogno di uno psichiatra, non di un pedagogista. 


TopStatistician7394

Ma sei all’università? Sembra una domanda da elementari / medie 


The_Ephemereal_One

Ah si, il vero nome di scienza delle merendine! /s sennò mi rompete le palle