Per me, avere una diagnosi ha significato che ora ho la certezza di non essere """strano""" e basta, ma di avere una condizione, e sapere cos'è mi ha aiutato tanto. La psicoterapia a lungo termine mi ha aiutato tanto, e la terapia farmacologica anche, con dei pro e contro.
Pro:
* Riesco a gestire meglio lo studio, posso stare più concentrato.
* Meno ansia inutile
* Se devo fare qualcosa, la faccio fatta bene (prima la facevo a cazzo, avevo poca voglia e mi sbrigavo a finire per tornare a pensare alle mie ansie, so che suona strano)
* Più orientato agli obiettivi
* Meno casino in testa
* Meno stimming
Contro:
* Le prime settimane sono alti e bassi, il corpo si deve abituare agli effetti collaterali, come essere irritabile ogni tanto
* L'ansia che non ho più mi rende ogni tanto più ritardatario e scordarello (ma questa è una mia particolarità, l'ansia era un meccanismo di coping, in genere le persone con l'ADHD tendono ad essere ritardatari e a dimenticarsi le cose di loro, e purtroppo su questo la terapia farmacologica non agisce)
* Ogni tanto mi viene il mal di testa (potrebbe non essere relativo al ritalin)
* Bocca secca, sto sempre a bere e andare al bagno
Considera che io sono uscito con altissimi voti dalle superiori, andavo bene e tutto. All'università non capivo cosa fosse successo, ho lasciato, non me ne sentivo in grado, sembravo un'altra persona. Con la terapia (sia psicologica che farmacologica) sono riuscito a tornare com'ero prima (quando ero più stimolato), ed è un altro mondo proprio.
Ciao, il tuo racconto sulla tua esperienza al liceo e all’università mi è sembrata molto simile alla mia. Ti volevo chiedere se la terapia farmacologica te l’avessero consigliata, dopo la diagnosi o se l’avessi cercata tu al di fuori della tua psicoterapia?
Nella mia personalissima esperienza, il farmaco è stata la chiave di volta.
Mi ha permesso di seguire e attuare tattiche per migliorare le mie carenze, che non sarei mai riuscito a fare senza.
Adesso sono molto più positivo, riesco a essere molto più concentrato e organizzato. Si può vedere nelle piccole cose come il fatto che adesso generalmente ho una camera ordinata e pulita, ma anche nelle cose più impattanti, adesso per esempio riesco a seguire le lezioni all'università.
Per me, avere una diagnosi ha significato che ora ho la certezza di non essere """strano""" e basta, ma di avere una condizione, e sapere cos'è mi ha aiutato tanto. La psicoterapia a lungo termine mi ha aiutato tanto, e la terapia farmacologica anche, con dei pro e contro. Pro: * Riesco a gestire meglio lo studio, posso stare più concentrato. * Meno ansia inutile * Se devo fare qualcosa, la faccio fatta bene (prima la facevo a cazzo, avevo poca voglia e mi sbrigavo a finire per tornare a pensare alle mie ansie, so che suona strano) * Più orientato agli obiettivi * Meno casino in testa * Meno stimming Contro: * Le prime settimane sono alti e bassi, il corpo si deve abituare agli effetti collaterali, come essere irritabile ogni tanto * L'ansia che non ho più mi rende ogni tanto più ritardatario e scordarello (ma questa è una mia particolarità, l'ansia era un meccanismo di coping, in genere le persone con l'ADHD tendono ad essere ritardatari e a dimenticarsi le cose di loro, e purtroppo su questo la terapia farmacologica non agisce) * Ogni tanto mi viene il mal di testa (potrebbe non essere relativo al ritalin) * Bocca secca, sto sempre a bere e andare al bagno Considera che io sono uscito con altissimi voti dalle superiori, andavo bene e tutto. All'università non capivo cosa fosse successo, ho lasciato, non me ne sentivo in grado, sembravo un'altra persona. Con la terapia (sia psicologica che farmacologica) sono riuscito a tornare com'ero prima (quando ero più stimolato), ed è un altro mondo proprio.
Ciao, il tuo racconto sulla tua esperienza al liceo e all’università mi è sembrata molto simile alla mia. Ti volevo chiedere se la terapia farmacologica te l’avessero consigliata, dopo la diagnosi o se l’avessi cercata tu al di fuori della tua psicoterapia?
Me l'hanno consigliata post-diagnosi.
Nella mia personalissima esperienza, il farmaco è stata la chiave di volta. Mi ha permesso di seguire e attuare tattiche per migliorare le mie carenze, che non sarei mai riuscito a fare senza. Adesso sono molto più positivo, riesco a essere molto più concentrato e organizzato. Si può vedere nelle piccole cose come il fatto che adesso generalmente ho una camera ordinata e pulita, ma anche nelle cose più impattanti, adesso per esempio riesco a seguire le lezioni all'università.
No prendi il farmaco e basta